Tra i miei mille interessi, tra cui la musica e la lettura, sin dai tempi di scuola avevo una spiccata capacità narrativa: creavo storie dal nulla ed ero l’incubo dell’insegnante di italiano che doveva leggersi le paginate di temi che scrivevo durante i compiti in classe.

Un giorno, quando avevo circa venti anni, un mio amico si comprò uno dei primi PC dotati di Intel Pentium a 90 Mhz, e mentre buttava via il suo antidiluviano Amstrad 286, il cui processore poteva esibire l’incredibile velocità di 8 Mhz (adesso fa sorridere pensare che già il nostro smartphone sia infinite volte più veloce), mi chiese se lo volevo: fu l’inizio della mia carriera di scrittore.

Non molto si poteva fare con un 286 ovviamente, nel bel mezzo dell’esplosione delle nuove tecnologie informatiche, ma Windows 3.1 aveva il suo preistorico "Word Editor" e mi bastava: cominciai a scrivere una storia che mi ronzava in testa da un po’ e l’embrione di “Oltre la Vita“, il mio primo breve romanzo, prese forma.

Adesso ho tre libri all’attivo, più due in stesura, e tre racconti lunghi, ai quali presto si affiancherà la versione rivista e accorciata di “Oltre la Vita” (perché da quando avevo venti anni ad ora, ne sono cambiate di cose nel mio modo di scrivere!) che verranno condensati in un’antologia.

Scrivo nei pochi ritagli di tempo che questa vita frenetica ci lascia, scrivo tra mille peripezie e accantonamenti, ma scrivo, perché mi piace, mi rende felice.

E mi rende felice anche ricevere tanti commenti positivi dalle persone che leggono i miei lavori, che non hanno certo la pretesa di essere dei Best Sellers, essendo per me solo un hobby, ma sentire l'entusiasmo di chi li legge mi dà un'immensa soddisfazione!

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